C’era una volta il “galateo dei confetti” e, in verità, c’è ancora… Abbinare un confetto a un evento festoso per via del colore è un’antica tradizione, in parte, ancora rispettata:
il confetto bianco, simbolo di purezza, continua a essere legato al matrimonio e alle comunioni e cresime
rosa e azzurro simboleggiano ancora, rispettivamente, le bambine e i maschietti sia per le nascite o i battesimi
il confetto rosso, metafora di affermazione, è ancora il confetto dei neolaureati. Ogni anniversario di nozze ha il suo colore e il suo confetto: per il 25° si usano i confetti argentati, per i 40 anni di matrimonio quelli verde smeraldo, per il 50° i confetti dorati. Alle tradizionali ricorrenze, negli anni, si sono aggiunte nuove occasioni da celebrare con nuovissimi colori: le nozze di seta (5° anniversario) festeggiate con i confetti fucsia o quelle di latta al 10° anniversario con il giallo.
Con l’evoluzione pasticciera che ha fatto del confetto un’esperienza gourmet, i colori si sono moltiplicati e hanno preso a rappresentare gusti e tipologie sempre nuove, di anno in anno. Confetti al pistacchio, alla fragola, ai frutti di bosco, al limone, ognuno con la sua particolare sfumatura cromatica a richiamarne l’essenza. Accanto agli abbinamenti tradizionali, abbiamo imparato ad apprezzare nuovi mix di sapori, ulteriori possibilità di scelta per ogni occasione che andavano ben oltre le classiche tipologie alla mandorla o al cioccolato. L’omaggio finale agli ospiti si arricchiva di una divertente esperienza sensoriale e di un goloso ricordo da portar via.
I confetti quindi ridiventano i protagonisti e non un’accessorio da scegliere in fretta, badando solo al prezzo. Noi consigliamo sempre ai nostri sposi di sceglierli con cura, perchè non ha senso dare un bell’oggetto scelto con cura con dei confetti scadenti.
Consigliamo inoltre di evitare le mandorle Spagnole, chiamate anche spagnolette, si riconoscono per i confetti molto cicciotti. Sono mandorle spesso scadenti dal gusto acidulo alle quali viene messo un’importante strato di zucchero, o quanto meno di assaggiarle prima dell’acquisto.
Comunque le mandorle migliori sono sempre le nostre Italiane
di Avola o di Sulmona